Riporto questa news bloggata da Quintarelli
Il pensiero va subito al caso Peppermint, già trattato su questo blog
(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Se il tribunale di Roma accoglierà le richieste della Fapav, fatte proprie dalla Siae, “si aprirà un agevole solco processuale che sarà seguito certamente da tutti gli enti tutori del diritto d’autore contro i grandi utilizzatori delle opere non accorti alla tutela dei diritti patrimoniali degli autori. Io mi auguro però che non si giunga ad una decisione giudiziale, ma che il buon senso induca gli attuali contendenti a sedersi intorno ad un tavolo comune per trovare una soluzione in grado di contemperare equamente i rispettivi interessi”. Lo nota il presidente della Siae Giorgio Assumma, che commenta la richiesta della Federazione Antipirateria (Fapav) la quale - con un procedimento su cui secondo quanto riporta oggi il Sole24 ore il Tribunale di Roma dovrà decidere venerdì - chiede a Telecom di fornire i nomi di chi scarica illegalmente, di oscurare l’accesso a siti famosi del peer to peer e anche di avvisare i pirati durante le loro scorrerie. Richieste che la Telecom, citando norme europee, respinge accusando a sua volta la Fapav di aver utilizzato programmi spia per monitorare i dowload illegali, violando la privacy degli utenti.
Mi trovo d'accordo con le domande che si pone Quintarelli
non vorrebbero anche gli indirizzi di casa?
chi fa l'elenco e decide quali sono i "siti famosi del peer to peer"?
come si fa ad "oscurarli"?
come fare ad avvisare "durante le scorrerie"? mandando un messo?
Quanto ci metterà il Garante della Privacy ad intervenire?
Infine: il Presidente della SIAE starà commettendo qualche illecito facendo apologia di chi spia illegalmente? :)
E' legittimo difendere nelle sedi competenti, secondo le leggi vigenti, i propri interessi.
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