venerdì 20 luglio 2007

La Corte Europea protegge l'identità di chi usa il p2p

Importante update riguardo le vicende simil Peppermint: sul Times compare una dichiarazione dell'avvocato generale Juliane Kokott la quale afferma
'Copyright groups may not be able to demand that telecom companies hand over the details of people they suspect of swapping illegal music downloads'.
Non si possono chiedere alle compagnie telefoniche i dati personali di chi condivide/scarica musica. Speriamo che questo concetto, legato a una sentenza spagnola che vedeva coinvolta Telefonica, passi anche in Italia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vanna Marchi > Volevo dirvi a voi giovani che ascoltate questo disco che dovete stare attenti con tutte quelle tecnologie moderne, quei masterizzatori, che mettete in giro gli mp3 su internet, state attenti che se masterizzate questo disco - è vero - voi donne diventerete brutte, grasse, ciccione con tutta quella cellulite sulle coscie e sulle gambe; e voi maschi invece diventerete grassi, pelati, impotenti e coi brufoli sul c..o!
E se per caso ancora non l'aveste capito, la maledizione totale ve la scaglierà contro il maestro di vita Doscopamiento.
Doscopamiento > Se tua masterigi questo sciddi o fanji degli emmepitrengi ti casca il piseo e ti rimbanji del bunji del cunji.

Vanna Marchi > D'ACCORDO?!?