Come ogni volta che passo a Londra scatta il paragone fra come sono i negozi di dischi oggi e com'erano negli anni scorsi.
Discorso che s'inquadra nella generale evoluzione del mercato discografico e la sua transizione al digitale, ma la situazione di Londra merita un post dedicato.
Chi non conosce i negozi specializzati troverà ancora sconfinata l'offerta dei grandi magazzini come HMV che sono posizionati in luoghi turistici. Peccato che via via questi mega store siano sempre meno (Tower Records ha chiuso anni fa, Virgin pure e anche chi l'aveva rilevata) ma soprattutto è cambiata la tipologia di offerta. Infatti film e dvd hanno assunto un peso sempre maggiore ed ora dove anni fa c'erano distese di vinile ora ci sono videogames.
Ciò non toglie che in questi store si trovano molte offerte e in generale il prezzo dei cd è inferore all'Italia. Una volta passata la novità il prezzo può scendere fino a soli 5 pound, un terzo del prezzo italiano.
Presente anche una buona scelta di vinile, tante ristampe, tanto rock, le novità e quasi zero elettronica. Prezzo fuori portata (viaggiamo sui 20 pound).
Se cercate dance/electro potete trovare un po' di novità non troppo ricercate e rimpinguare il vostro catalogo con vecchi successi in offerta.
Passando invece ai negozi specializzati (Phonica, Black Market, Rough Trade...) non c'è dubbio che abbiano una scelta molto migliore, ma dei prezzi meno abbordabili. Se volete la rarità o il vinile del vostro producer preferito, siete nel posto giusto, ovviamente se non è andato esaurito.
Se cercate promo delle prossime uscite sarà dura trovarlo, il digitale vince.
Che fine hanno fatto i negozi dove trovare le chicche o le offertone?
Via via sono spariti, ma per esempio a pochi metri dalla fermata metro di Notting Hill ce n'è ancora uno, visitatelo.
Insomma se vi piace toccare con mano qualche speranza c'è ancora, se vi siete convertiti allo shopping online o al digitale, la scelta è migliore.
Ma l'esperienza deludente.
sabato 20 ottobre 2012
Record shopping in London
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