Visti gli ultimi dati della RIAA riguardo il mercato discografico nordamericano si nota come la crescita delle vendite in formato digitale non riesca ancora ad arginare le perdite di quelle fisiche.
Rspetto al 2009, nel 2010 i CD calano del 21% in valore; solo gli album su vinile si salvano con una crescita del 26% in volume e del 44% in valore. In totale sul fisico c'è una perdita del 20%.
Sul fronte digitale invece il 2010 ha visto un incremento del 10% in valore per singoli e album, mentre le vendite via cellulare (suonerie per lo più) sono calate del 28%. E non bastano le nuove sottoscrizioni di abbonamenti mobili (passati da 1,2 a 1,5 milioni) a invertire la tendenza perché in valore c'è un calo del 6% circa.
Il totale del digitale è di circa 3,2 miliardi di dollari, mentre il fisico arriva a 3,6 per un totale di 6,8 in calo dell'11% rispetto al 2009.
Mi pare quindi che ci sia poco da stare allegri, dato che i cd non si vendono più e che gli mp3 stanno rallentando la crescita.
Per fortuna gli artisti hanno altre entrate su cui fare affidamento.
via PI
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