Uno studio dell'Istituto Leoni dimostra che la nostra amata SIAE è costosa e inefficiente in quanto gestisce i diritti in regime di monopolio. Da leggere.
In molti paesi europei invece la gestione dei diritti d’autore è gestita in regime di libera concorrenza.
L’ostinazione con cui il legislatore nazionale continua a voler preservare il monopolio pubblico legale nel settore dei servizi di intermediazione si scontra con i dati che emergono dal confronto tra le performance registrate dal modello britannico del mercato aperto e dal regime di esclusiva italiano.
Il rapporto tra i costi operativi e i diritti raccolti è nettamente più alto in Italia, rispetto ai dati rilevati nel Regno Unito. La minor efficienza della SIAE costa agli autori, ai discografici e ai fruitori di opere musicali protette 13,5 milioni di euro all’anno.
Le collecting society inglesi, inoltre, consentono un più facile accesso al mercato a giovani e non professionisti, tanto che spesso non esigono alcuna tassa di iscrizione.
via Quinta
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