Sold Out! L'evento belga 'I Love Techno' ha fatto il pieno di amanti della techno: ben 35 mila tagliandi venduti prima del tempo. Fra i 35K anche io e Marco. Questo è resoconto della nottata.
A dire il vero per noi l'evento è cominciato in anticipo, con il viaggio organizzato in pullman da Lussemburgo a Gent, sede del festival. Partenza alle 15 con due autobus pieni, non solo di lussemburghesi: la compagnia che si è fatta più sentire è stata quella di un gruppo di irlandesi. Con loro abbiamo condiviso il PILT, Pre I Love Techno, come l'ha definito uno dei più fuori di testa fra loro. Il viaggio è stato abbastanza lungo viste le numero fermate per sigarette e scarico dei liquidi ingeriti. Alle 20, dopo aver perso mezz'ora nella periferia di Gent per aver imboccato male una rotonda, siamo finalmente sbarcati a destinazione. Dalle 21 circa abbiamo cominciato il giro delle 5 sale per ascoltare i djset più interessanti.
Per cominciare Trentemoller. Mi aspettavo un djset, invece era una performance live con l'accompagnamento di un chitarrista e un batterista. I pezzi cominciavano con delle intro strumentali (anche fisarmonica e clavietta) e crescevano con la parte elettronica gestita da Trentemoller. Diverse reinterpretazioni di pezzi conosciuti da lui relizzati o remixati. Memorabile quella finale dei White Stripes con po-po-po generale :).
Una delle vere e proprie performance live è stata quella dei Klaksons, che alla fine sono un gruppo rock che strizza l'occhio all'elettronica. Buona performance e buon riscontro di pubblico.
Nuovo cambio di sala per i Simian Mobile Disco. Very good performance con la presentazione dei brani inclusi nel loro album, ciascuno rivisitato e miscelato ad hoc. Già sentiti al Sonar ma riascoltati con molto piacere: spaccano!
Dopo la prima pausa io e Marco ci siamo divisi. Lui nella Red Room per Marco Bailey e Dave Clarke, interpreti dello spirito techno che animava la festa, io nella Blue Room per i Digitalism. Peccato che la sala fosse già piena e chiusa. Mi rifarò a fine mese quando saranno all'Alcatraz insieme ai Soulwax.
E' stata perciò l'occasione di sentire i padroni di casa Goose, gruppo rock elettronico che avevo sentito solo nominare e che devo ammettere dal vivo ha una resa incredibile.
Appena hanno finito di sounare sono riuscito a entrare in Blue Room dove ormai i Digitalism erano in chiusura. A seguire il djset di Ellen Allien, minimale al punto giusto, in crescendo per un dancefloor sempre più carico.
Prima delle 3 seconda sosta e ritrovo con Marco. Vista la situazione con largo anticipo ci siamo diretti in Orange Room in attesa dei Justice. Infatti già l'ingresso era scaglionato. Ci siamo così beccati una buona mezz'ora di Erol Alkan e della sua musica esplosiva.
Ed è arrivata l'ora del duo francese, forse gli artisti più attesi, che hanno riempito la sala al limite della capienza con i loro fans. A differenza del Sonar, quando proposero un fantastico djset a ruota libera, in Belgio i Justice hanno preparato un djset preconfezionato con tutti e soli i pezzi del loro album, se si escludono un paio di cose di Soulwax e Scenario Rock. Incredibile il coro intonato da tutta la sala appena è suonato un breve 'we': è scattato infatti il famoso "We are your frinds, you never be alon again, so come on". Grande spettacolo.
Per chiudere abbiamo scelto Felix Da Housecat, che non avevo mai sentito all'opera prima d'ora. Un energico djset a base di house elettronica. Sulle note di 'Silver Screen Shower Scene' abbiamo deciso che si poteva chiudere e ci siamo incamminati verso l'uscita.
Così dopo un rilassante viaggio di ritorno a base di hardcore sparata, siamo rientrati in Lussemburgo e più tardi io sono rivolato in Italia.
update 16/11 foto online su faces.com
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