venerdì 2 maggio 2008

Mayday 2008 Dortmund

Sono tornato ieri sera da Dortmund dove si è festeggiato il primo maggio con lo spettacolo del Mayday e dj del calibro di Sven Vath, Paul van Dyk, Armin van Buuren e tanti altri. Oggi sono in ufficio, quindi per il racconto dell'evento, commenti, impressioni, foto rimando a domani.


Viaggio low cost
Volo Orio-Hahn mercoledì mattina, trasferimento in Lussemburgo per passare a prendere Marco e nel pomeriggio autobus organizzato da rave.lu che ci porta fino alla Westfallenhallen di Dortmund. Percorso inverso la mattina seguente arrivando a casa a mezzanotte dell'1. Grazie alle offerte low-cost, tutto questo trip mi è costato meno di 70 euro.


Location
Mai vista prima d'ora, la Westfallenhallen è un palazzetto da 15000 posti con annessa fiera. In totale il Mayday occupava 5 aree, di cui una dedicata alla ristorazione. Quattro quindi i dancefloor: Arena con tutti i big (nel palazzo dello sport), Empire dedicata alla techno, Factory ai suoni più hard e Mixery-Casino alla house-electro.


Musica
Dalle 18 alle 9 in 4 sale sono in totale 60 ore di musica. Vi parlo dei dj che ho sentito all'opera considerando che c'erano diverse sovrapposizioni e qualche pausa ce la siamo presa.
Sven Vath: non tradisce le attese, tanta techno, ma spazio anche a suoni alternativi e hook accattivanti.
Paul van Dyk: spettacolo esagerato, alterna cose vecchie e nuove, suona i suoi dischi per la gioia dei suoi fans.
Armin van Buuren: la trance non è il mio genere, ma è uno dei migliori interpreti.
Disco Boys: l'importante è divertirsi, e loro si sono divertiti un sacco, conquistando il dancefloor con pezzi conosciuti e groove allettanti.
Milk&Sugar: decani della musica house teutonica, sono quelli che hanno suonato le cose più vicine ai miei gusti, dalla Swedish Mafia a Deadmou5, da Funkerman a Martin Solveig.
Domink Eulberg: suono duro, quello che ci vuole alle 6 del mattino.
Fra gli altri sentiti anche Umek (techno bella secca), Gregor Tresher (elettro-house) e Karotte (elettronica più minimale).


Un po' di foto scattate al Mayday le ho messe su faces.

Il prossimo appuntamento è al Sonar a giugno.

2 commenti:

Diego Favareto ha detto...

70 euro! Alla faccia di Alitalia, noi italiani dovremmo imparare a organizzare anche degli eventi di questo tipo, non solo concerti pop con la solita gente.
Comunque, W LA TRANCE!

djpaulfromlondon ha detto...

In Italia sarà ben dura...
ma Vasco si acconenta di 70 euro?